Imposte Luce e gas: quali e quante sono le tasse in bolletta

Aggiornato il: 14/06/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 14/06/2023

In 30 secondi

  • Le bollette della luce e del gas comprendono non solo il costo effettivo del consumo energetico, ma anche diverse tasse e imposte che contribuiscono al costo totale.
  • Tra queste voci ci sono l'IVA, che può variare a seconda dei consumi, e l'accisa, un'imposta di consumo che dipende dalla quantità di gas consumato. Inoltre potrebbe essere presente anche l'addizionale regionale, un'imposta stabilita autonomamente da ciascuna regione italiana.
  • Comprendere queste tasse e imposte è fondamentale per una gestione consapevole delle finanze domestiche e per avere una visione chiara del costo totale della bolletta.

Le tasse e le imposte presenti nella bolletta della luce e del gas sono componenti aggiuntive che vengono applicate al costo dei servizi energetici elettrici e del gas naturale. Queste voci rappresentano una parte significativa del totale della bolletta e sono destinate a coprire diversi aspetti, tra cui le spese a livello governativo, gli investimenti nel settore energetico e gli obiettivi di politica energetica.

prese su bolletta e soldi sparsi

Una delle tasse più comuni è l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), che viene applicata sia alla bolletta della luce che a quella del gas. L'IVA è un'imposta indiretta che viene calcolata sulla base del valore dei beni o dei servizi forniti. Attualmente in Italia l'aliquota IVA per i servizi energetici è del 22%. Tuttavia, per i consumi di luce residenziali, l'aliquota IVA può essere ridotta al 10%. Per quanto riguarda invece il gas, l’IVA (che poteva scendere al 10% entro i primi 480 metri cubi di gas consumati) è stata ridotta al 5% anche nei primi trimestri del 2023 per fronteggiare la recessione economica dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina.

Oltre all'IVA, un'altra tassa rilevante presente nella bolletta del gas è l'accisa, un'imposta di consumo che viene applicata sulla quantità di gas consumato. L'aliquota dell'accisa può variare in base a determinati scaglioni di consumo annuo; questo significa che se il consumo supera una determinata soglia, l'aliquota dell'accisa aumenta proporzionalmente. L'obiettivo dell'accisa è quello di generare entrate per il governo e influenzare il consumo energetico incoraggiando l'efficienza e la riduzione degli sprechi.

In aggiunta a queste tasse, è possibile che sulla bolletta del gas sia presente anche l'addizionale regionale. È un'imposta stabilita autonomamente da ciascuna regione italiana, che può variare da una regione all'altra. Questa imposta è applicata sulla quantità di gas consumato e ha lo scopo di finanziare le spese regionali e sostenere specifiche politiche energetiche o ambientali. È importante notare che le aliquote e le modalità di calcolo di queste tasse e imposte possono variare nel tempo e a seconda delle normative fiscali e regionali vigenti. Pertanto è consigliabile consultare la propria bolletta e le informazioni fornite dal proprio fornitore di energia per comprendere le specifiche tasse e imposte presenti e i relativi importi. In questa tabella, ecco una panoramica della situazione attuale:

Tasse e Imposte

Descrizione

Aliquota

IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)

Applicata sulla bolletta della luce e del gas.

  • Luce: 10% per uso domestico e residenziale di privati; 22% per altri usi.
  • Gas: 10% per i primi 480 metri cubi/anno consumati (compresi i costi fissi); 22% per i consumi di gas oltre i 480 metri cubi/anno. Attualmente l'aliquota IVA per il gas è agevolata al 5%.

Accisa

Imponibile sulla quantità di gas consumato.

Varia in base ai consumi annui suddivisi in scaglioni.

Addizionale regionale

Imposta stabilita autonomamente da ciascuna regione italiana.

Varia da regione a regione.

Tasse e imposte presenti nella bolletta della luce

Quando riceviamo la bolletta della luce, oltre al costo effettivo del consumo energetico, ci sono anche alcune tasse e imposte da considerare. Le due principali tasse presenti nella bolletta della luce, come si è visto, sono l'aliquota IVA e l'accisa.

  • Aliquota IVA: l’IVA, o Imposta sul Valore Aggiunto, è un'imposta applicata su molti beni e servizi in quasi tutti i paesi del mondo. In Italia, l'aliquota IVA applicata sulla bolletta della luce è attualmente fissata al 22%. Questo significa che il costo del consumo energetico viene aumentato del 22% per coprire l'IVA. Ad esempio, se il costo del consumo energetico è di 100 euro, l'IVA rappresenterebbe un importo di 22 euro, portando il totale da pagare a 122 euro. In Italia, però, per uso domestico e residenziale di privati, l’IVA è agevolata al 10% (per cui nell’esempio precedente il totale sarebbe di 110 euro).
  • Accisa: l’accisa è un'imposta specifica applicata al consumo di energia elettrica, utilizzata per finanziare diverse finalità, come la promozione dell'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2. L'importo dell'accisa varia a seconda della quantità di energia consumata e viene stabilito dallo Stato; in ogni caso, di solito è di importo irrisorio rispetto ad altre fonti energetiche come il gasolio o la benzina.

La finalità principale di queste tasse e imposte è quella di generare entrate per il governo, che vengono utilizzate per finanziare servizi pubblici e progetti di interesse generale. L'IVA, ad esempio, contribuisce alle entrate fiscali dello Stato e viene utilizzata per finanziare una vasta gamma di servizi pubblici, tra cui la sanità, l'istruzione e le infrastrutture.

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Tasse e imposte presenti nella bolletta del gas

Analogamente alla bolletta della luce, anche la bolletta del gas prevede diverse tasse e imposte che contribuiscono al costo complessivo. Le principali tasse presenti nella bolletta del gas includono l'accisa, l'addizionale regionale e l'IVA.

  • Accisa: l’accisa è un'imposta di consumo applicata sulla quantità di gas consumato, che varia a seconda del consumo annuo e viene suddivisa in scaglioni. In generale più alto è il consumo di gas, più alta sarà l'aliquota applicata. L'accisa è una tassa finalizzata a finanziare diverse politiche energetiche e ambientali, tra cui la promozione dell'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.
  • Addizionale regionale: l’addizionale regionale è un'imposta stabilita autonomamente da ciascuna regione italiana, entro i limiti fissati dalla legge. L'addizionale regionale si applica sulla quantità di gas consumato e può variare da regione a regione. L'obiettivo dell'addizionale regionale è di generare entrate che vengono utilizzate per finanziare specifici progetti regionali nel settore energetico.
  • IVA: anche l'IVA, o Imposta sul Valore Aggiunto, viene applicata sulla bolletta del gas. Tuttavia, l'aliquota IVA per il gas differisce da quella applicata alla luce. Per gli usi civili, l'aliquota IVA prevista dalla normativa fiscale è pari al 10% per i primi 480 metri cubi/anno consumati. Questo valore si applica anche alle quote fisse presenti nella bolletta. Per tutti gli altri consumi di gas e sulle quote fisse oltre i 480 metri cubi/anno, l'aliquota IVA è pari al 22%, ma al momento è agevolata al 5% per aiutare le famiglie in difficoltà a causa della situazione economica.

L’aliquota IVA

L'IVA, o Imposta sul Valore Aggiunto, è un'imposta indiretta applicata sulla vendita di beni e servizi. Viene utilizzata in molti paesi, tra cui l'Italia, come meccanismo di prelievo fiscale per il governo. Nel contesto delle bollette della luce e del gas, l'IVA viene calcolata sull'importo totale della bolletta, che include sia i costi del servizio energetico che le eventuali tasse e imposte aggiuntive.

L'aliquota dell'IVA può variare a seconda del tipo di consumo e delle disposizioni fiscali vigenti. Per quanto riguarda la bolletta della luce, l'aliquota IVA standard applicata in Italia è pari al 22% su tutto l'importo della bolletta, comprese le voci relative all'energia elettrica consumata e le spese di distribuzione; per i clienti domestici scende invece al 10% dell’importo.

Per quanto riguarda invece la bolletta del gas, l'aliquota IVA può variare in base al consumo. Per gli usi civili, l'aliquota IVA prevista dalla normativa fiscale è pari al 10% per i primi 480 metri cubi/anno consumati. Questo tasso inferiore si applica anche alle quote fisse presenti nella bolletta del gas. Tuttavia, per tutti gli altri consumi di gas e sulle quote fisse oltre i 480 metri cubi/anno, l'aliquota IVA è pari al 22%, la stessa applicata alla bolletta della luce. Al momento l’aliquota è agevolata al 5%.

Per calcolare l'importo dell'IVA sulla bolletta, si moltiplica l'aliquota IVA appropriata per l'importo totale della bolletta. Il risultato di questa moltiplicazione rappresenta l'importo dell'IVA da aggiungere al costo totale della bolletta.

Le aliquote dell'IVA e le modalità di calcolo possono essere soggette a modifiche normative o decisioni governative nel corso del tempo: pertanto è sempre consigliabile verificare le informazioni più recenti fornite dal proprio fornitore di energia o consultare le fonti ufficiali per conoscere le aliquote IVA correnti e le modalità di calcolo specifiche per le bollette della luce e del gas.

L’accisa

L'accisa è una tassa applicata sul consumo di gas naturale ed elettricità e rappresenta una componente di rilievo delle bollette, finalizzata a finanziare specifici settori o politiche governative, come l'ambiente o l'energia. Nel contesto delle bollette del gas in Italia, l'accisa viene calcolata in base alla quantità di materia prima consumata, con aliquota determinata dalla legge, che può variare a seconda del livello di consumo annuale, suddiviso in scaglioni per quanto riguarda il gas.

Per calcolare l'importo dell'accisa sulla bolletta, viene applicata l'aliquota dell'accisa alla materia prima consumata nell'arco di un determinato periodo. Il risultato di questa moltiplicazione rappresenta l'importo dell'accisa che sarà aggiunto al costo totale della bolletta. Per l’energia elettrica, l’accisa si applica alla quantità di energia consumata; i clienti domestici con potenza fino a 3 kW godono di aliquote agevolate per la fornitura nell'abitazione di residenza anagrafica.

L’addizionale regionale

L'addizionale regionale è un'imposta che viene applicata solo sul consumo di gas naturale e rappresenta un'altra componente delle bollette del gas in Italia. A differenza dell'accisa, l'addizionale regionale è stabilita autonomamente da ciascuna regione e può variare da una regione all'altra. L'obiettivo dell'addizionale è quello di finanziare le spese regionali e sostenere specifiche politiche locali legate all'energia o all'ambiente; ogni regione ha il potere di stabilire l'aliquota dell'addizionale e di determinare i limiti massimi entro cui può variare.

L'addizionale viene calcolata sulla base della quantità di gas consumato. L'aliquota stabilita dalla regione viene applicata al volume di gas consumato nell'arco di un determinato periodo; il risultato di questa moltiplicazione rappresenta l'importo dell'addizionale regionale che sarà aggiunto al costo totale della bolletta del gas.

Poiché l'addizionale regionale è determinata in modo autonomo da ciascuna regione, le aliquote e le modalità di calcolo possono variare notevolmente. Per conoscere l'importo dell'addizionale regionale sulla bolletta del gas, è necessario consultare le informazioni fornite dal proprio fornitore di gas o verificare le fonti ufficiali regionali che stabiliscono le aliquote e le modalità di calcolo specifiche.