Bonus mobili ed elettrodomestici maggio 2025: requisiti e richiesta

Aggiornato il 28/01/2025
di Alessandro Voci
In 30 sec.

Tutto quello che c’è da sapere sul Bonus mobili ed elettrodomestici green a maggio 2025:

  • la legge di Bilancio 2025 ha confermato la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green
  • l’importo massimo agevolabile è di 000 €
  • lo sconto fiscale è legato all’acquisto di beni destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia
  • la detrazione deve essere spalmata in 10 quote annuali di pari importo
  • i documenti da conservare per ottenere l’agevolazione

Archiviata la ricca stagione degli sconti fiscali per i Bonus edilizi (con il Superbonus 110% in pole position), la legge di Bilancio 2025 ha imposto un giro di vite alle detrazioni legate alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare italiano.

Tuttavia, questa stretta in vigore oggi, 12 maggio 2025, non riguarda il Bonus mobili ed elettrodomestici green, che il governo Meloni ha deciso di prorogare anche per il 2025 mantenendo inalterata la struttura rispetto all’anno scorso: detrazione Irpef del 50% su un importo massimo di 5.000 euro per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici ad alta efficienza energetica destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

In questa guida scattiamo una fotografia del Bonus mobili ed elettrodomestici, passando sotto la lente beneficiari, requisiti di accesso, tipologia e caratteristiche dei prodotti ammessi in detrazione, nonché le modalità per ottenere lo sconto fiscale a maggio 2025.

Che cos’è il bonus mobili ed elettrodomestici maggio 2025

Il Bonus mobili ed elettrodomestici green è una detrazione Irpef pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. Per il 2025, la somma massima detraibile è di 5.000 euro per singola unità abitativa.

Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, può beneficiare dello sconto fiscale solo chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia cominciato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni oggetto dell’agevolazione.

La data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici green. Tale data può essere comprovata da eventuali abilitazioni amministrative, o dalla comunicazione preventiva all’Asl (se obbligatoria), o da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà qualora gli interventi non necessitino di comunicazioni o titoli abitativi. 

Lo sconto fiscale dovrà essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo, fino a un massimo di 5.000 euro per l’anno 2025.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.

Quali sono i requisiti per il bonus mobili ed elettrodomestici maggio 2025

Il Bonus mobili ed elettrodomestici green può essere richiesto per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 relative a:

  • mobili nuovi;
  • elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.

Un requisito indispensabile per ottenere la detrazione è che i pagamenti siano effettuati attraverso bonificocarta di credito carta di debito. Esclusi pagamenti in contanti, assegni bancari o altro, per il principio della tracciabilità.

La detrazione Irpef per il bonus mobili ed elettrodomestici green è ammessa anche in caso di acquisto dei beni oggetto di detrazione tramite un finanziamento a rate. È necessario, però, che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità indicate qui sopra, e che sia inviata al contribuente una copia della ricevuta di pagamento.

Quali sono gli interventi edilizi necessari per il bonus

Per avere diritto al Bonus mobili ed elettrodomestici green, come precisa l’Agenzia delle Entrate nel suo sito, è necessario che prima si sia ristrutturato un immobile.

Ecco quali sono gli interventi edilizi necessari per ottenere l’agevolazione:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti;

I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus.

  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Quali sono i mobili per cui è possibile richiedere l’intervento

TIPOLOGIA PRODOTTO

SPIEGAZIONE

Mobili

•     letti

•     armadi

•     cassettiere

•     librerie

•     scrivanie

•     tavoli

•     sedie

•     comodini

•     divani

•     poltrone

•     credenze

•     materassi

•     apparecchi di illuminazione

Elettrodomestici

•   forni di classe energetica non inferiore alla classe A

•   lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie non inferiori alla classe E

•   frigoriferi e congelatori non inferiori alla classe F

I mobili per i quali spetta la detrazione sono:

  • divani e poltrone;
  • tavoli, sedie e credenze;
  • armadi, cassettiere, librerie e scrivanie;
  • letti, comodini e materassi;
  • apparecchi di illuminazione.

Tra le spese da detrarre si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.

Non è, invece, agevolabile l’acquisto di:

  • porte;
  • pavimentazioni;
  • tende e tendaggi;
  • altri complementi d’arredo non inclusi nell’elenco qui sopra.

Cosa si intende con “grandi elettrodomestici”

Come spiegano dal Fisco, nel novero dei “grandi elettrodomestici” rientrano: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

Il Bonus mobili ed elettrodomestici green agevola, in particolare, l’acquisto di prodotti dotati di etichetta energetica, non inferiore alla classe:

  • A per i forni;
  • E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • F per i frigoriferi e i congelatori.

L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.

È necessario che i mobili e gli elettrodomestici siano collocati nell’immobile ristrutturato?

No. Come chiarisce l’Agenzia delle Entrate, la detrazione spetta anche quando mobili ed elettrodomestici green sono utilizzati per arredare un ambiente diverso dallo stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i beni sono destinati ad arredare l’immobile, ma l’intervento cui è collegato l’acquisto è effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.

C’è da segnalare che l’acquisto di alcuni elettrodomestici oggetto del Bonus, come forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga e lavatrici va comunicato all’ENEA. Sul sito dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile si possono trovare tutte le indicazioni, anche se inviare la comunicazione in ritardo o non inviarla affatto non significa che si perderà il diritto alla detrazione.

Quali documenti bisogna conservare per il bonus

Per beneficiare del Bonus mobili ed elettrodomestici è necessario che si conservino due tipologie di documenti legati all’acquisto del prodotto:

  • l’attestazione del pagamento(ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente);
  • le fatture di acquistodei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Al posto delle fatture può essere usato lo scontrino, ma solo se questo riporta:

  • il codice fiscale dell’acquirente;
  • l’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati (lo scontrino “parlante”).

Le stesse modalità di tracciamento dei pagamenti devono essere osservate per le spese di trasporto e montaggio dei beni.

Come fare per richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici maggio 2025

Per ottenere la detrazione del Bonus mobili, basta indicare nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) le spese sostenute.

La detrazione spetta unicamente al contribuente che usufruisce del bonus per le spese di intervento di recupero del patrimonio. Attenzione al caso di due coniugi che si dividono le spese: se uno dei due paga la ristrutturazione e l’altro i mobili, nessuno dei due avrà diritto alla detrazione del Bonus mobili.

Lo sconto fiscale, come chiarisce il Fisco, spetta anche nei casi in cui il contribuente scelga, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.

Risorse utili