Come funzionano le reti di distribuzione del gas: tutto ciò che devi sapere

Aggiornato il 13/01/2025
di Alessandro Voci
In 30 sec.
  • La mappa dell’approvvigionamento del gas in Italia: fino al 2021 il top fornitore era la Russia, a maggio 2025 è l’Algeria
  • Gasdotti e navi metaniere: ecco come “viaggia” il gas dai luoghi di estrazione ai punti di distribuzione locali
  • Grazie alle reti di distribuzione del gas si trasporta il gas dai luoghi di produzione e stoccaggio fino alle nostre case
  • Le tre diverse tipologie di reti usate per instradare il gas verso le abitazioni: la rete di trasporto, la rete di distribuzione e la rete di utilizzo
  • Le mosse per risparmiare in bolletta e come trovare offerte gas convenienti con il comparatore di SOStariffe.it

Il metano che consumiamo ogni giorno entra nelle nostre case grazie alle reti di distribuzione del gas naturale.

Attraverso tali infrastrutture, questo combustibile fossile percorre un lungo itinerario, che è articolato in una rete di trasporto e in un sistema di distribuzione sviluppate su scala internazionale e locale.

Reti di distribuzione gas

In questo approfondimento, ti spieghiamo come funzionano le reti di distribuzione del gas, così come disegniamo la mappa dell’approvvigionamento del metano in Italia oggi, 12 maggio 2025.

L’approvvigionamento della materia prima

PAESI FORNITORI DI GAS NEL 2023 QUANTITÀ DI GAS IMPORTATE
Algeria 25,5 miliardi di metri cubi
Azerbaigian 10 miliardi di metri cubi
Qatar 6,8 miliardi di metri cubi
Norvegia e Olanda 6,6 miliardi di metri cubi
Stati Uniti 5,3 miliardi di metri cubi
Libia 2,5 miliardi di metri cubi
altri Paesi 2 miliardi di metri cubi

Il punto di origine della filiera del gas è l’approvvigionamento della materia prima.

Innanzitutto, è bene chiarire che la produzione di gas naturale in Italia è limitata e copre solo una minima parte del fabbisogno interno. Così, per soddisfare la sua “fame” di metano, il nostro Paese si affida per la maggior parte alle importazioni.

 Nel 2023, secondo i dati contenuti nella relazione annuale 2024 di ARERA, il 96,3% del gas disponibile in Italia è arrivato dall’estero (era il 99% nel 2022).

Sempre stando alle cifre di ARERA, nel 2023, la produzione nazionale di gas naturale ha registrato l’ennesima diminuzione (-12,2% decisamente superiore a quella del 2,4% registrato nel 2022), attestandosi a 2.728 milioni di metri cubi.

Guardando alla mappa delle importazioni, l’Italia nel 2023 ha acquistato i flussi di gas naturale dai seguenti Paesi (dati ARERA):

  • Algeria (25,5 miliardi di metri cubi);
  • Azerbaigian (10 miliardi di metri cubi);
  • Qatar (6,8 miliardi di metri cubi);
  • Norvegia e Olanda (6,6 miliardi di metri cubi);
  • Stati Uniti (5,3 miliardi di metri cubi);
  • Libia (2,5 miliardi di metri cubi);
  • altri Paesi (2 miliardi di metri cubi). 

Scorrendo la classifica qui sopra, si evince che l’Algeria è diventato, per l’Italia, il primo fornitore di gas naturale. Una posizione di leadership che è, però, relativamente recente: infatti, fino al 2021 il principale Paese di riferimento per l’import di gas in Italia era la Russia. Poi, in seguito all’invasione dell’Ucraina e alle sanzioni comminate dall’Europa al Cremlino, il predominio russo delle forniture metano si è nettamente ridimensionato.

Dati ARERA confermano che la quota di gas russo nella copertura del fabbisogno nazionale è passata dal 40% del 2021 al 4,7% nel 2023.

A maggio 2025 i volumi di gas in arrivo dalla Russia subiranno una ulteriore riduzione. Dal 1° gennaio 2025 è scattato lo stop al transito dei flussi di gas naturale dalla Russia all’Europa tramite la rete di gasdotti in Ucraina. Il blocco è una conseguenza del mancato rinnovo dell’accordo quinquennale tra Mosca e Kiev (scaduto il 31 dicembre 2024) che favoriva il passaggio del gas naturale dalla Russia in Europa.

Infine, analizzando la geografia dell’approvvigionamento di gas in Italia, non può mancare un riferimento al crescente peso delle importazioni di GNL, il gas naturale liquefatto.

Con il GNL, il gas è trasportato in navi cisterna e poi distribuito alle comunità locali, ma c’è bisogno di rigassificatori che, attraverso specifici processi chimici, trasformino il gas liquido in gas effettivamente utilizzabile per il riscaldamento di casa e dell’acqua, oltre che per la cottura dei cibi.

La rete di trasporto del gas

La rete di trasporto del gas è l’infrastruttura che permette di trasferire fisicamente il gas dai luoghi di estrazione o di stoccaggio fino ai punti di distribuzione locali. 

Il trasporto del gas può avvenire per mezzo di: 

  • metanodotti o gasdotti, in cui il gas è trasportato ad alta pressione e allo stato gassoso;
  • tramite navi metaniere, adibite al trasporto di gas naturale allo stato liquido. Una volta arrivate a destinazione il GNL dovrà essere sottoposto a un trattamento di rigassificazione. 

Parte del gas che raggiunge la rete di distribuzione è stoccato, così da avere delle riserve di metano sulle quali contare in inverno o nei periodi di emergenza.

In Italia a controllare la quasi totalità della rete di trasporto nazionale e regionale è la società Snam Rete Gas. Complessivamente, l’infrastruttura si sviluppa su oltre 22.000 chilometri e permette di raggiungere gran parte della nostra Penisola, fatta eccezione per parte del territorio della Sardegna. 

Il trasporto e la distribuzione del gas

La rete di distribuzione del gas è quella che permette di convogliare il gas dai punti di distribuzione primari verso quelli secondari, che raggiungono province e comuni. La rete di distribuzione è gestita da una società di distribuzione locale e si avvale di impianti che trattano il gas a bassa pressione

Sul territorio italiano operano oltre 700 distributori locali che controllano i gasdotti che connettono i punti di consegna del gas con la rete domestica. 

Dopo l’acquisto, il gas naturale arriva in Italia attraverso una rete di metanodotti (ad eccezione del GNL che è trasportato, come accennato poco sopra, tramite navi metaniere).

Il gas naturale è distribuito tramite un sistema di tubazioni interconnesse che collegano i punti di produzione alle abitazioni e alle aziende.

La rete di distribuzione è divisa in tre segmenti principali:

  • la rete di trasporto;
  • la rete di distribuzione;
  • la rete di utilizzo.

Ecco una tabella che ne descrive le caratteristiche:

RETE DI TRASPORTO

RETE DI DISTRIBUZIONE

RETE DI UTILIZZO

Composizione

grandi tubazioni

tubazioni di dimensioni ridotte

tubazioni di piccole dimensioni

Trasporto

dal punto di produzione ai quelli di distribuzione principali

dai punti di distribuzione principali alle comunità locali

dalle tubazioni di distribuzione a case, aziende e industrie

Pressione

elevata

moderata

bassa

Gestione

società di trasporto del gas

società di distribuzione del gas

utenti finali, come case, aziende e industrie

Sicurezza

particolari norme di sicurezza e manutenzione necessarie

particolari norme di sicurezza e manutenzione necessarie

particolari norme di sicurezza e manutenzione necessarie

Servizi forniti

trasporto su lunghe distanze

distribuzione alle comunità locali

utilizzo del gas come fonte di energia

Per garantire il corretto funzionamento delle reti di distribuzione del gas, le società di distribuzione adottano diverse misure di sicurezza, tra cui la manutenzione regolare delle tubazioni, la verifica delle pressioni del gas e l’installazione di valvole di sicurezza.

In caso di emergenza, le società di distribuzione del gas sono pronte ad intervenire tempestivamente per prevenire danni alle persone e alle proprietà.

La vendita del gas

Come si è visto, le società di distribuzione del gas hanno il compito di trasportarlo fino all’utenza; tocca poi alle società fornitrici la loro vendita al cliente finale.

I fornitori acquistano il gas dagli shipper, le società di vendita all’ingrosso, con prezzi differenti a seconda dei periodi e dei costi di mercato. Questo vale però per i clienti domestici, gli uffici o i piccoli esercizi commerciali, mentre le grandi industrie acquistano direttamente dai venditori all’ingrosso.

Se vuoi ricevere bollette più leggere puoi affidarti al confronto online delle tariffe per trovare l’offerta gas più adatta al fabbisogno energetico della tua famiglia. Uno strumento gratuito da consultare è il comparatore di SOStariffe.it, che scandaglia le soluzioni gas proposte dai partner oggi, 12 maggio 2025, e ti aiuta a trovare quella più conveniente per te.

La rete di utilizzo del gas 

L’ultima fase del processo di trasporto e di distribuzione del gas consiste nell’utilizzo del metano da parte dell’utente finale.

L’impianto domestico è costituito da un contatore, che registra il volume di gas utilizzato per i diversi usi, da una caldaia che, attraverso la combustione del gas naturale, produce energia e da tubature che permettono il riscaldamento degli ambienti o la produzione di acqua calda sanitaria. 

Come funziona la distribuzione del gas nelle case e nelle aziende

Una volta che il gas raggiunge i punti di distribuzione locali viene immesso nella rete locale che raggiunge le case o le industrie. Il gas destinato al consumo immediato è gestito dalle società distributrici locali e venduto dalle società di fornitura che rivendono ai clienti finali il gas che hanno acquistato sul mercato all'ingrosso. 

Gli attori coinvolti in questa fase sono tre:

  • il distributore locale, che non può essere scelto dai clienti;
  • le società che forniscono il gas e che possono essere scelte sul Mercato Libero;
  • clienti finali, famiglie o imprese che utilizzano il gas per la cottura dei cibi, per il riscaldamento o la produzione di acqua calda sanitaria. 
RETE DI TRASPORTO RETE DI DISTRIBUZIONE RETE DI UTILIZZO
  • Serve al trasporto del gas dai luoghi di estrazione o di stoccaggio fino ai punti di distribuzione principali
  • Il gas è trasferito allo stato gassoso ad alta pressione o allo stato liquido
  • In Italia è gestita da Snam Rete Gas 
  • Serve al trasferimento del gas verso la rete di distribuzione locale 
  • Il gas naturale è distribuito a bassa pressione
  • L’ultimo tratto della rete di distribuzione è quello che consente l’utilizzo del gas naturale da parte degli utenti finali
  • Mentre le società distributrici si occupano della gestione della rete, le società fornitrici forniscono il gas alla clientela

Quanto incidono sulla bolletta del gas i costi di distribuzione e trasporto?

In Italia, la spesa per il trasporto e la distribuzione del gas rappresentava, prima dell’impennata dei prezzi, circa il 20-25% del costo totale del gas nella bolletta; oggi questa percentuale è diminuita perché il prezzo della materia prima è aumentato così tanto da aver finito con lo “schiacciare” le altre voci.

Il costo del trasporto del gas è determinato dalla distanza tra il punto di produzione e il punto di distribuzione principale, mentre il costo della distribuzione del gas dipende perlopiù dalla densità della popolazione nelle zone servite. Altri fattori che incidono sui costi sono le normative locali e i costi di manutenzione e di investimento.

Come fare per risparmiare il gas?

Ecco alcune buone prassi salva-portafogli per risparmiare sul gas e alleggerire le bollette:

  • effettua la manutenzione regolare degli impianti di riscaldamento per migliorarne l’efficienza. Ad esempio, pulire periodicamente i bruciatori delle stufe a gas e sostituire i filtri dell’impianto di riscaldamento riduce il consumo di gas e ottimizza il rendimento di tutto il sistema;
  • utilizzare elettrodomestici ad alta efficienza energetica: scegliere una caldaia a condensazione, un fornello a gas con bruciatori a fiamma pilota e una stufa a gas a basso consumo energetico può aiutare a risparmiare sui costi del gas;
  • imposta la temperatura giusta: regolare la temperatura della casa (tenendola sotto i 20°) o dell’acqua calda è un’altra comune strategia di risparmio;
  • utilizza i termoregolatori: questi ultimi aiutano a regolare la temperatura degli ambienti in modo efficiente e ridurre il consumo di gas. Con un termostato intelligente è possibile controllare la temperatura della casa e regolare automaticamente il riscaldamento in base alle proprie esigenze;
  • chiudi porte e finestre: anche questo semplice gesto può ridurre la dispersione di calore e migliorare l'efficienza del sistema di riscaldamento. Un’altra mossa cruciale è migliorare l’efficienza energetica della casa attraverso cappotti termici e altri interventi che, di solito, possono contare su agevolazioni e sconti statali.

Risorse utili

Domande correlate

Come avviene la distribuzione del gas nelle case e nelle aziende?

Ad occuparsi della distribuzione del gas sono le aziende che acquistano il gas all'ingrosso e poi lo rivendono sul Mercato Libero. Gli utenti finali, privati o business, possono sottoscrivere un contratto che prevede il pagamento di una tariffa fissa per Smc di gas consumato oppure una tariffa variabile, solitamente indicizzata al PSV

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del gas naturale?

Il gas naturale è il combustibile fossile che produce meno emissioni di anidride carbonica. Usato nelle case e nelle industrie per il riscaldamento, garantisce buone prestazioni a un prezzo contenuto e con un impatto ambientale inferiore rispetto a quello generato dall’utilizzo di petrolio e carbone. 

Quali sono le norme di sicurezza per l’utilizzo del gas naturale?

Sebbene il gas naturale sia considerato sicuro, è importante rispettare le norme di sicurezza fissate dalla legge per ridurre al minimo il rischio di trovarsi in pericolo. 

Come si può risparmiare sull’utilizzo del gas naturale?

Tra le buone prassi per risparmiare gas ci sono la manutenzione regolare della caldaia, l’utilizzo di sistemi di climatizzazione ad alta efficienza energetica, la coibentazione di casa, l’installazione di termostati smart e la chiusura di porte e finestre per evitare la dispersione di calore.

Quali sono le differenze tra il gas naturale e il GPL?

Gas naturale e GPL sono entrambi gas di origine fossile estratti dai giacimenti di petrolio. Entrambi sono utilizzati per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda sanitaria e per la cottura dei cibi, ma le similitudini finiscono qui.