Stufa a pellet per condominio: funzionalità, come gestirla e quando è consentita

Aggiornato il: 03/10/2023
di Luana Galanti
Pubblicato il: 02/10/2023

In 30 secondi

Per chi vive in condominio la stufa a pellet è un'ottima soluzione per riscaldare la casa in modo efficiente ed ecologico: 

  • la stufa a pellet rende produttivi materiali di scarto ottenuti dalla lavorazione del legno
  • può essere installata senza richiedere l'autorizzazione dell'assemblea di condominio
  • richiede poca manutenzione e garantisce un buon risparmio rispetto ad altre soluzioni di riscaldamento. 

La stufa a pellet ha un funzionamento molto simile a quello della tradizionale stufa a legna, ma anziché bruciare pezzi di legno, l'apparecchio brucia il pellet. Inoltre, la stufa dispone di un serbatoio nel quale può essere stoccato il pellet da consumare durante la giornata, che viene prelevato gradualmente dall'apparecchio. 

Il pellet è un prodotto ottenuto da trucioli di legno e segatura compressi. Si tratta di materiali di scarto prodotti dalle industrie che si occupano della trasformazione del legno (falegnamerie, mobilifici, eccetera), che viene recuperato e viene trasformato in un materiale da combustione sicuro e sostenibile.

Una stufa a pellet può essere usata per il riscaldamento domestico sia in condominio sia in case indipendenti. A seconda del modello scelto, la stufa può riscaldare un solo ambiente o più ambienti della casa e può servire per produrre solo aria calda o anche acqua calda sanitaria

In questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per l'installazione di una stufa a pellet in condominio. Leggendola saprai quali sono le normative da rispettare, quando si può installare la stufa e in quali casi non si può, qual è il costo di questi impianti e cosa sapere per la corretta gestione e per la manutenzione del prodotto. 

Stufe a pellet: cosa sono e come funzionano

Le stufe a pellet sono apparecchi usati per il riscaldamento domestico che producono aria calda grazie alla combustione del pellet. Il pellet si presenta sotto forma di piccoli cilindri ottenuti da scarti di legno pressati.

Il calore prodotto dalla combustione viene convogliato nell'ambiente grazie a una ventola, mentre i fumi vengono indirizzati verso la canna fumaria ed espulsi sopra al tetto dell'edificio. Le stufe a pellet standard riescono a scaldare un solo ambiente, mentre le stufe canalizzate scaldano contemporaneamente più stanze della casa. 

A differenza delle stufe a legna, quelle a pellet per funzionare hanno bisogno di essere collegate alla rete elettrica. La stufa si accende infatti grazie a una resistenza elettrica che gestisce la combustione.
 

Chi vive in condominio ed è alla ricerca di una soluzione per il riscaldamento autonomo della propria abitazione può prendere in considerazione l'idea di installare una stufa a pellet. Come vedremo di seguito, queste stufe hanno un costo ridotto, richiedono poca manutenzione e presentano degli indiscutibili vantaggi. 

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Vantaggi delle stufe a pellet in un condominio

Vantaggi delle stufe a pellet in condominio

Cose da ricordare

Le stufe a pellet sono meno costose rispetto ad altre soluzioni di riscaldamento Si può risparmiare fino al 30% rispetto al riscaldamento a gas
Le stufe a pellet hanno un basso impatto ambientale Riutilizzando gli scarti di lavorazione del legno e producendo pochi fumi di combustione, l'impatto sull'ambiente è contenuto
A seconda delle proprie esigenze di riscaldamento si può scegliere tra vari modelli Le stufe a pellet possono riscaldare un solo ambiente o più stanze e possono produrre solo aria calda o aria e acqua calde
Per l'installazione in condominio non è necessario richiedere autorizzazioni  A meno che non ci siano vincoli legati alla sicurezza e al decoro architettonico l'installazione delle stufe a pellet è libera
La manutenzione è semplice ed economica Oltre alla pulizia giornaliera, è necessario fare un controllo annuale per verificare la sicurezza e il corretto funzionamento della stufa
Si può beneficiare di incentivi fiscali Grazie all'Ecobonus si può recuperare fino al 65% del costo di acquisto e di installazione

Due dei vantaggi più evidenti delle stufe a pellet sono legate alla loro economicità. Sia l'acquisto sia l'utilizzo di questa soluzione di riscaldamento risultano più convenienti rispetto a forme di riscaldamento alternative come le stufe a legna, i caminetti e le caldaie a gas. 

Il costo di una stufa a pellet varia molto a seconda del modello, della grandezza e delle funzionalità del prodotto ed è compreso tra 400 e 5.000 euro. Considerando che il pellet viene venduto in sacchi da 15 kg il cui costo oscilla grossomodo tra 4 e 8 euro, si può stimare un risparmio annuo che può arrivare fino al 30% rispetto alle caldaie a gas. Inoltre, non bisogna dimenticare che l'ingombro del pellet è di molto inferiore rispetto all'ingombro della legna. 

Si può scegliere di installare una stufa a pellet anche per avere un impatto ambientale molto basso. Il fatto che la stufa utilizzi dei prodotti di scarto dell'industria del legno e che la combustione produca pochi fumi inquinanti fa sì che le stufe a pellet possano essere considerate una delle soluzioni di riscaldamento più sostenibili. 

Un altro aspetto importante da considerare è che per le stufe a pellet in condominio non sono richieste autorizzazioni particolari. L'installazione è libera, dietro presentazione della Cila, e bisogna solo rispettare la normativa riguardo alle emissioni dei fumi. Naturalmente, prima di procedere con l'installazione della stufa a pellet è necessario verificare che il regolamento condominiale non presenti vincoli particolari. 

Rispetto a una caldaia a gas, le stufe a pellet risultano convenienti anche sul piano della manutenzione. Basta l'intervento di una persona specializzata che una volta all'anno verifichi e certifichi la sicurezza dell'apparecchio. 

Infine, se si sta considerando l'idea di installare una stufa a pellet in condominio non bisogna dimenticare che questo prodotto rientra nell'ambito dell'Ecobonus. Grazie a questi incentivi fiscali si può detrarre il 50% o il 65% dei costi di acquisto e di installazione delle stufe a pellet, scaricando la spesa in dichiarazione dei redditi per 10 anni. 

Normative e regolamenti sulle stufe a pellet

Normative e regolamenti sulle stufe a pellet

Cosa sapere

Regolamento contrattuale Il costruttore dell'edificio può impedire l'installazione delle stufe a pellet. In questo caso, la norma deve essere indicata nel rogito di ogni appartamento
Regolamento condominiale Il regolamento condominiale può impedire l'installazione delle canne fumarie esterne solo se queste compromettono la sicurezza dei condomini o se ci sono vincoli di decoro architettonico
Norme regionali e comunali Leggi, regolamenti e provvedimenti a livello regionale o comunale possono stabilire delle regole precise per l'installazione di stufe a pellet in condominio
Codice civile L'articolo 1118 del Codice civile stabilisce che ciascun condomino può utilizzare delle fonti di riscaldamento autonome 
UNI 10683/2012 La normativa regolamenta lo scarico dei fumi. Questa norma indica in che modo va posizionata la canna fumaria, quali sono le distanze e le altezze da rispettare e quali norme di sicurezza bisogna osservare

Se si vuole installare una stufa a pellet in condominio la prima cosa da controllare è se esiste un regolamento contrattuale. Questo documento viene elaborato dal costruttore dell'edificio e può impedire l'utilizzo delle stufe a pellet. Nel caso in cui fosse così, questa informazione andrebbe specificata nel rogito d'acquisto dell'appartamento. 

L'articolo 1118 del Codice civile stabilisce che ciascun condomino può staccarsi dal sistema di riscaldamento centralizzato, a patto che il distacco non comporti squilibri di spesa o di funzionamento per gli altri condomini. La norma stabilisce quindi che ogni condomino può installare un sistema di riscaldamento autonomo, stufe a pellet comprese, senza che l'assemblea possa impedirlo. 

Prima di installare la stufa a pellet è comunque opportuno verificare se il regolamento condominiale contiene regole che impediscono l'installazione di canne fumarie esterne sulle parti comuni dell'edificio. 

Gli unici motivi per i quali il regolamento condominiale può impedire l'installazione delle canne fumarie esterne sono legate alla sicurezza dei condomini e all'esistenza di vincoli di decoro architettonico.

La normativa più importante da rispettare quando si vuole installare una stufa a pellet in condominio è la norma UNI 10683/2012. Questa norma definisce le regole da seguire per lo scarico dei fumi. In particolare, stabilisce quali sono le distanze da rispettare dalle pareti, dai balconi e dai materiali infiammabili e l'altezza che deve avere la canna fumaria. 

Per il corretto scarico dei fumi la canna fumaria deve avere un'altezza minima di 1 metro oltre il colmo del tetto. Se ci sono più canne vicine, queste devono avere un'altezza sfalzata di almeno 50 centimetri.

Quando si decide di installare una stufa a pellet in condominio è necessario presentare al Comune la Cila. In assenza di questo documento si rischia una multa di 1.000 euro e la perdita della conformità urbanistica e catastale dell'immobile.

Gestione delle stufe a pellet in condominio

Quando si decide di installare una stufa a pellet in condominio bisogna tenere a mente che la sua gestione è divisa in tre fasi: 

  • caricamento quotidiano;
  • pulizia quotidiana;
  • supervisione e manutenzione annuali. 

Ogni stufa a pellet è dotata di un serbatoio, più o meno ampio a seconda della grandezza del modello, che va caricato quotidianamente con la quantità di pellet necessario per le ore di accensione dell'apparecchio. 

Prima di accendere la stufa è importante pulirla a fondo, in modo da rimuovere la cenere e da evitare che i depositi possano provocare guasti, malfunzionamenti o danni alla stufa. 

La persona responsabile per la sicurezza e il corretto funzionamento della stufa a pellet è chi ha la proprietà dell'apparecchio. Spetta alla persona proprietaria occuparsi della pulizia e dell'organizzazione degli interventi annui di manutenzione.

Quando è consentita o no l'installazione di stufe a pellet in condominio

Non si può installare una stufa a pellet in condominio se l'azienda costruttrice nel regolamento contrattuale lo ha specificato.

L'azienda costruttrice risulta come prima proprietaria dell'immobile e può specificare che nell'edificio non possano essere installate delle stufe a pellet. Questa indicazione va fatta per iscritto e va inserita nel documento che prende il nome di regolamento contrattuale

Non si può installare una stufa a pellet se non c'è abbastanza spazio per posizionare la canna fumaria in modo sicuro.

Se non possono essere rispettate le distanze minime di sicurezza dalle parti comuni e da materiali infiammabili non si potrebbe procedere con l'installazione della stufa a pellet in condominio.[/alert]

Si può installare una stufa a pellet in condominio senza bisogno di chiedere l'autorizzazione all'assemblea condominiale.

L'installazione di una stufa a pellet in condominio rientra tra i lavori che possono essere svolti dal singolo condomino senza chiedere l'autorizzazione dell'assemblea. Bisogna però presentare la Cila al Comune. 

Se non ci sono vincoli legati alla sicurezza e al decoro architettonico dell'impianto, l'installazione di una stufa a pellet in condominio è sempre consentita.

Costi e investimento delle stufe a pellet in condominio

Tipologie di costi 

Investimento medio da sostenere

Acquisto della stufa I costi variano molto a seconda della grandezza della stufa e delle sue funzionalità. Si parte dai 400 euro per i modelli ad aria di piccole dimensioni fino ad arrivare a 5.000 euro per le stufe a pellet che producono aria ed acqua calde di più grandi dimensioni. 
Installazione della stufa a pellet L'installazione parte da circa 150 euro fino a 2.000 euro. Il costo varia a seconda che si utilizzi una canna fumaria già esistente o che bisogna installarne una nuova.
Manutenzione periodica della stufa a pellet La manutenzione annua ha un costo compreso tra 80 e 200 euro, a seconda che comprenda o meno la pulizia della canna fumaria.
Acquisto del pellet Per l'acquisto del pellet bisogna mettere in conto un prezzo compreso all'incirca tra 4 e 7,50 euro a sacco da 15 kg. Il prezzo può variare a seconda della zona di residenza e della qualità del pellet. 

Per valutare la convenienza delle stufe a pellet in condominio è necessario considerare nel loro insieme i costi da sostenere per l'acquisto, l'installazione e la manutenzione dell'apparecchio e confrontarlo con quello di soluzioni alternative come le stufe a legna, i caminetti a legna o le caldaie a gas. 

Considerando poi che l'acquisto delle stufe a pellet può rientrare nell'ambito dell'Ecobonus, la sua convenienza aumenta. Potendo detrarre fiscalmente almeno metà dei costi, i tempi per il rientro dell'investimento si accorciano notevolmente. 

Manutenzione e sicurezza delle stufe in condominio

Per accertarsi che la stufa a pellet funzioni correttamente è importante programmare una manutenzione periodica annuale. Durante l'intervento una ditta specializzata controlla l'efficienza della stufa, verifica che i fumi vengono espulsi correttamente e che la combustione avviene in maniera regolare. 

Per mantenere la corretta efficienza dell'apparecchio è anche importante pulirlo regolarmente a ogni accensione. Rimuovendo la cenere si mantiene la stufa pulita e si evita di intasare l'apparecchio rischiando surriscaldamenti, blocchi o malfunzionamenti.  

Considerazioni finali sulle stufe a pellet in condominio

Prima di decidere di installare una stufa a pellet in condominio è necessario verificare che non ci siano ostacoli normativi. Se dal punto di vista burocratico è tutto ok si può passare alla scelta del modello più adatto alle proprie esigenze e all'installazione della stufa a pellet, che deve essere fatta da una ditta specializzata. 

Oltre a una semplice stufa a pellet, usata solo per il riscaldamento, si può valutare l'installazione di una termostufa a pellet o di una caldaia a pellet

Rivolgersi a professionisti e verificare in dettaglio di aver rispettato tutte le norme in vigore è essenziale per non incorrere in problemi e per beneficiare di tutti i vantaggi che derivano dall'uso di una stufa a pellet in appartamento. 

Altre risorse utili

Come risparmiare sul riscaldamento

Domande correlate

Dove non si può installare una stufa a pellet?

Non è possibile installare le stufe a pellet nei monolocali, nei bagni, in camera da letto e in generale negli ambienti che non hanno una metratura sufficiente. Inoltre, non si possono installare le stufe a pellet in condominio se il costruttore lo ha vietato o se non è possibile installare la canna fumaria. 

Dove si può mettere la stufa a pellet?

La stufa a pellet si può mettere in appartamenti e in immobili indipendenti, purché siano dotati di canna fumaria interna o esterna. 

Come mettere stufa a pellet senza canna fumaria?

Non è possibile installare una stufa a pellet senza canna fumaria. La normativa impone di scaricare i fumi sul tetto, utilizzando una canna fumaria interna, che passa tra i solai delle abitazioni, o esterna, fissata alla parete dell'edificio. 

Cosa significa stufa a pellet senza canna fumaria a vista?

Quando si parla di stufa a pellet senza canna fumaria a vista ci si può riferire alle stufe a pellet che sfruttano le canne fumarie interne dell'edificio oppure a una stufa a pellet da esterno, che non necessita di una canna fumaria e che può essere usata per riscaldare tettoie, giardini, patio, eccetera. 

Come funzionano i termosifoni con la stufa a pellet?

Installando una stufa a pellet di tipo idro è possibile anche riscaldare i termosifoni e produrre acqua calda sanitaria. Grazie alla presenza di scambiatori, il calore prodotto dalla stufa viene usato per riscaldare l'acqua che circola nell'impianto di riscaldamento e che attraversa i termosifoni.